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sabato 5 settembre 2015

Batman Arkham Knight Recensione breve

La serie di Arkham probabilmente è una delle più importanti della scorsa generazione, non solo perché un videogioco rende giustizia al cavaliere oscuro come pochi altri erano riusciti  a fare, ma perché segna un nuovo modo di intendere i super  eroi all'interno del mercato videoludico.
Dopo degli splendidi Arkham Asylum e Arkham City, un godibile ma non strepitoso Arkham Origins (curato da warner), Rocksteady torna dietro il cappuccio per produrre l'ultima avventura del cavaliere, nell'ultima notte di sorveglianza.

La trama è semplice, lo Spaventapasseri lancia un ultimatum a Gotham, minacciando un attacco chimico con uno dei suoi gas in grado di colpire tutta la città, in oltre il super criminale ha a sua disposizione un esercito guidato dal misterioso Cavaliere di Arkham.
Ovviamente l'unico che può salvare la situazione è Batman, una notte per salvare Gotham, una notte per far crollare la leggenda del cavaliere oscuro.
Il Game play è pressapoco lo stesso che veniva presentato nelle scorse avventure ma impreziosito da miglioramenti, quella che invece è cambiata è  la città, più grande, più altra e più tetra che in passato, passando per le vie di Gotham si riconosce lo stile unico dei fumetti Dc rendendo questo gioco il più grande omaggio che si potesse fare.
Questo, anche per via di grandi riferimenti a altri personaggi dell'universo Dc, di cui dirò solo tre nomi per evitare spoiler: Lex Luthor, Arrow, Costantine.
Questo è uno dei migliori  giochi che questa generazione è stata in grado di dare fino a adesso, rappresentando anche uno dei più bei canti del cigno per una saga, che probabilmente verrà ampliata a altri personaggi del mondo Dc (Già si parla di un videogioco su Superman).
Questo è un gioco obbligatorio per tutti gli amanti del fumetto, vista la presenza di riferimenti a alcuni dei cicli di storie più belli del cavaliere oscuro.

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